Baio: Andiamo a lavorare
Abbiamo preso un caffè con Peppe Baio, consigliere comunale di Paceco del Movimento Progetto Ginestra, e ne è venuta fuori una conversazione-intervista capace di sollevare alcuni spunti sull’attuale situazione politica del territorio per delle considerazioni anche in prospettiva della prossima tornata elettorale amministrativa.
«Non certo felice per l’amministrazione guidata dal Sindaco Plaja, il ritiro della delegazione assessoriale da parte dei DS e soprattutto la mancanza di dialogo che si avverte tra i due principali partiti di centrosinistra non depone a favore dell’attuale giunta».
Che giudizio si può dare all’azione politica svolta recentemente dai DS pacecoti?
«I vertici dei DS di Paceco hanno posto in essere una azione forte, l’uscita dalla maggioranza di governo è un atto politico decisamente pesante; appare intuitivo che gli amici della quercia meritano rispetto per la decisione presa anche se non credo possa essere condivisa sia nel metodo che nei tempi scelti».
In che senso?
«Progetto Ginestra ha assunto posizioni critiche nei confronti dell’operato dei dirigenti pacecoti dei DS, in primo luogo sarebbe stato politicamente corretto informare gli alleati di governo sulle proprie intenzioni, attesa la rilevanza della posizione presa, prima di porla in essere, circostanza che non si è verificata; ciò avrebbe potuto consentire valutazioni sulle eventuali possibili soluzioni alle questioni sollevate dai DS e conseguentemente evitare la crisi; in secondo luogo a poco più di un anno dalle prossime elezioni amministrative non ha senso rompere gli equilibri di Giunta con un attacco così “feroce” sull’operato del sindaco Plaja».
Allora voi difendete il Sindaco Plaja?
«Non esattamente, il nostro movimento mira a tutelare gli interessi della cittadinanza e l’attuale situazione che si è venuta a creare provoca un rallentamento della macchina amministrativa che non giova certo alla collettività, sarebbe stato più responsabile sbracciarsi le maniche e lavorare e non sbandierare critiche dopo quasi quattro anni di governo condiviso e con ben cinque consiglieri capaci di incidere sulla politica del paese, d’altronde anche noi, in passato seppur con altri simboli, non abbiamo mai lesinato critiche nei confronti del Sindaco anche ponendoci in posizione di stallo; se si avverte che una nave ha una falla e può affondare, chi ha a cuore l’equipaggio e i passeggeri si dovrebbe prodigare a riparare la falla e non certamente a scegliere di abbandonare la nave, a meno che questa non sia diventata un relitto, è una questione di responsabilità».
Il doento dei DS è quindi campato in aria?
«Non ho detto questo, i DS hanno fatto delle valutazioni che meritano rispetto anche perché frutto, per quanto a mia conoscenza, di ampie discussione interne; su alcuni punti si può discutere e trovare agevoli condivisioni su altri ci troviamo in netta contrapposizione, ma ciò non significa che non si debba dialogare».
Pensi che i DS possano rientrare in giunta?
«Questa è una domanda alla quale non dovrei rispondere io, sicuramente la mancanza dei DS in giunta non è un fatto politico positivo, è come se da un tavolo togliessimo una gamba se mi consentite la metafora».
E questa gamba potrebbe essere sostituita da qualche altra, magari di centro destra?
«E’ un ipotesi che qualche voce di piazza ha ventilato ma ritengo che non sia praticabile e comunque, in ogni caso, Progetto Ginestra non avallerà forme ibride di governo o esperimenti di chimica politica, se un accordo bisogna raggiungere è meglio trovarlo con i Ds piuttosto che con forze diverse, e ciò anche in prospettiva futura».
Un’ultima cosa, cosa pensi sulla questione del-le primarie?
«Non capisco le ritrosie palesate dai partiti maggiori del centrosinistra del nostro territorio. Non voglio pensare che ritengano i propri candidati così deboli da poter ottenere una bocciatura in caso di primarie».