I Commercianti dettano i sensi di marcia?
Alla fine vinceranno loro, un paio di ristoratori della Litoranea che si son fatti promotori, insieme al tabaccaio di via Garibaldi, di una petizione per chiedere l’inversione di marcia della via Libertà.
Dicono che con l’attuale regolamentazione han perso dei soldini, parte dei loro profitti.
E … difronte al profitto … i consiglieri comunali tutti, dalla destra alla sinistra, han alzato tanto di cappello!
Si deve “fare un giro assurdo per potere arrivare in certe attività commerciali” [ i due ristoranti sulla Litoranea Nord, ndr] aveva denunciato il consigliere UDC Giorgio Colbertaldo, aggiungendo che i titolari di tali attività “si sono visti, con dati alla mano, gli incassi giornalieri notevolmente ridotti”.
Ed allora tutti i consiglieri hanno approvato, il 16 gennaio, un documento “in considerazione del fatto che l’attuale regolamentazione penalizza in maniera consistente i loro legittimi interessi, causando evidenti gravi disagi e danni economici” che impegna l’Amministrazione comunale a ripristinare il vecchio senso di marcia di via Libertà (ad entrare verso il centro storico, insomma).
Tutto ciò senza considerare che, in tale maniera, saranno quattro le strade d’accesso al centro (via Libertà, via Mercè, corso Italia, via ammiraglio Staiti) ed una sola (la stessa via ammiraglio Staiti) permetterà il defluire del traffico, con conseguenti gravi penalizzazioni per la fluidità del traffico. Senza pensare a cosa potrebbe accadere in caso di un’emergenza.
Tutto ciò senza neanche valutare che fine del Piano del traffico non era di far mettere due “coperti” in più ai ristoratori, bensì di rendere le strade più sicure ed il traffico più fluido. Gli interessi di due ristorati, invece, son messi prima degli interessi della sicurezza e del diritto alla corretta mobilità di tutti noi.