Ulisse è passato da qui
Potrebbe essere la nostra città la capitale della terra dei Feaci. Ulisse, dopo esser partito dall’isola di Calipso naufraga e, secondo Samul Butler, potrebbe essere approdato proprio qui.
In un libro edito nel 1892, troviamo una dimostrazione critica di Samuel Butler, secondo il quale l’antica città di Scherie indicata nell’Odissea come la capitale della Feacia, è precisamente Trapani!
Riportiamo di seguito la prefazione del libro.
“E’ bene a sapersi che, tempo addietro, è venuto a Trapani un dotto inglese, per nome Samuel Butler; il quale, in Inghilterra, fatti degli accurati studi sull’Odissea per potere risolvere un’antica questione, dibattuta da vecchie scuole, sull’origine locale di quel greco poema, è venuto ad una conclusione di grandissimo onore per la sicilia e, con particolarità, per la città di Trapani.
Il Butler, nientemeno, dopo un’accurata analisi di tutte le caratteristiche locali dell’antica città di Scherie, indicata nell’Odissea come la capitale della Feacia, ha dimostrato che questa antica città, Feace di Scherie, è precisamente Trapani.
Lo ha dimostrato con due lettere a stampa, una del 30 gennaio 1892 e l’altra del 20 febbraio 1892, inserite in un giornale inglese d’arti, scienze e lettere intitolato “L’ateneo di Londra”. E’, sempre con la mente fissa su un tale argomento, il dotto inglese, con un opuscolo, sull’umorismo di Omero stampato a Cambridge nello stesso anno, è venuto ancora alla conclusione che autore dell’Odissea non solo si fu un siciliano, e trapanese per giunta, ma segnatamente una signorina.
Altri articoli ha scritto sempre in conferma della sua tesi; e che sono stati pubblicati in un giornaletto scolastico di Trapani intitolato “Il Lambruschini”.
Noi messi a parte qui in Trapani della questione, in sulle prime, ci siamo tenuti quasi a contraddire l’opinione del signor Butler; anche perchè impreparati; ma, in seguito, impegnatasi tra lui ed il nostro bibliotecario Canonico Fortunato Mondello una polemica piuttosto vivace, costretti a rivedere il testo greco dell’Odissea (sapendo che, nei dettagli, c’è poco a fidarsi dei traduttori) fummo obbligati a cedere all’evidenza della dimostrazione fattane dal dotto inglese. E poichè questi, per non essere un trapanese, non ha potuto conoscere a pieno tutte le trasformazioni subite dalla nostra città, sia nell’antichità che in tempi a noi prossimi, così ha dovuto lasciare insoluta la questione se Trapani, cioè, in tempi antichi compresi nel ciclo omerico era effettivamente un’isola; per come è distintamente indicato dall’Odissea.
Punto questo che ha giustificato, in parte, la ragione dell’opposizione o indifferenza incontrata dal Butler in Inghilterra, in Italia e perfino in Trapani. Noi quindi, con questo opuscolo, ci siamo proposti di chiarire, sino all’evidenza, questo punto insoluto dall’inglese; e crediamo nel tempo istesso, di adempiere al nostro dovere nel manifestare a lui la nostra più profonda riconoscenza”
Non sembra questa un’ipotesi completamente campata in aria, infatti anche un convegno è stato fatto sullo stesso tema nel maggio del 2000:
TRAPANI 26 MAGGIO – 28 MAGGIO 2000 – 2° Convegno internazionale sulla “Teoria dell’origine siciliana dell’Odissea” – La teoria che fa da sfondo al convegno è quella di Samuel Butler, secondo cui l’Odissea sarebbe stata scritta da una poetessa siciliana di età arcaica e che i luoghi descritti nel poema siano quelli della zona di Trapani.