SAU: Il valzer delle poltrone
TRAPANI – Con il “licenziamento” del presidente dell’Azienda di Trasporto pubblico SAU, Vito Dolce, si è aperto, un dibattito politico sulla successione. Poco o nulla si è detto su come sviluppare il servizio in Città. Rifondazione Comunista unica voce di reali interessi cittadini.
Per oltre un mese si è acceso, nel dibattito politico cittadino, un tema che la dice lunga sugli “interessi” che perseguono diversi raggruppamenti politici che siedono sugli scranni del Consiglio comunale di Trapani.
Il Tema del dibattito era quello del “licenziamento” del presidente della SAU Vito Dolce (già ex-consigliere provinciale e dirigente di Forza Italia della “prima ora”).
Il Gruppo consiliare dela Margherita, principale forza d’opposizione, si è scagliato contro l’Amministrazione del sindaco Fazio dichiarando, in sostanza, delle due l’una.
O non vi erano motivi sostanziali tali da giustificare il provvedimento, e quindi questo andava ad inquadrarsi quale ennesimo atto del “regolamento di conti” in corso, all’interno di Forza Italia, tra le due anime del partito, facenti capo l’una al senatore D’Ali, l’altra al deputato regionale Maurici, ovvero esistevano motivi reali e gravi, dei quali però il sindaco Fazio aveva omesso di rendere partecipe, come proprio dovere, il Consiglio, ed in questo caso non andava mandato a casa solo il Presidente Dolce, ma l’intero Consiglio d’Amministrazione ed il Collegio dei revisori, colpevoli di omessi controlli o certe connivenze nei confronti del massimo dirigente dell’Azienda comunale di trasporto pubblico.
Il Gruppo consiliare della Margherita, a questo punto, forniva la propria soluzione al problema SAU: la nomina del proprio consigliere Nicola De Caro, già con ampia esperienza nel settore, a presidente “di garanzia” dell’Azienda.
Anche gli “amici” dell’UDC, per bocca del consigliere Fabio Bongiovanni, benché in maniera più contorta, giustificata dalla loro appartenenza alla “maggioranza” di governo del Comune, pur “difendendo” e lodando l’operato amministrativo dell’ex-presidente Vito Dolce, in sostanza dava la propria “disponibilità” ad assumersi la “responsabilità” della Presidenza della SAU.
Insomma, tutto il problema dell’Azienda dei Trasporti Pubblici era solo un problema di “poltrone”, gestione del potere, del personale, e dei finanziamenti.
Nessun consigliere, né di maggioranza, né di opposizione, aveva ritenuto opportuno entrare, nel corso del dibattito, nel vivo dell’attività dell’Azienda SAU, proponendo soluzioni ai fallimentari risultati economici, di sviluppo del trasporto collettivo, di gestione del personale (25 “cause” in corso da parte del personale precario, 1 causa persa per condotta antisindacale).
AltraTrapani aveva già scritto due articoli, lo scorso novembre, segnalando alcuni interessanti “spunti” sulla SAU: Sau: Macchina mangia soldi e Sau: Vorrei ma non posso.
Proprio questi dovevano essere i temi del dibattito. Perché i trapanesi “non conoscono” l’autobus e preferiscono il mezzo privato? Perché il personale svolge oltre 352.000 euro di prestazioni di straordinario annuo ed invece non si avvio regolari procedure concorsuali che permettano uno sviluppo all’Azienda e vengano incontro alla “fame di lavoro” che esiste in Città? Perché un’Azienda di trasporto, su 80 dipendenti, ha in organico solo 43 autisti e, per esempio, ben 17 meccanici? Perché il Piano-Programma cioè il Piano che individua le linee di trasporto, gli orari, tutti i fattori, cioè, per rendere appetibile il servizio benché sia un Piano “preventivo” viene approvato a “consuntivo” (l’anno scorso ad ottobre)?
Forse erano questi i temi che più interessavano alla Città. Ma ancora una volta i “professionisti” della politica trapanese hanno perso un’occasione di essere vicini ai reali interessi dei cittadini, ma sensibili ai problemi “spartitori” delle poltrone.
In tale brullo contesto, solo una voce, pur piccola, si è alzata in direzione della proposta di soluzione di uno dei reali problemi dell’Azienda municipalizzata SAU. E’ stata la voce di Rifondazione Comunista che ha scritto un documento, inviato al sindaco, alla presidenza SAU, ai gruppi consiliari, ai sindacati, per chiedere l’immediato svolgimento dei concorsi per l’assunzione di 15-20 nuovi autisti, per uscire dalla “spirale di precariato” del lavoro interinale e per avviare un processo di reale sviluppo del trasporto collettivo pubblico a Trapani.
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