Il sindaco Tranchida cita AltraTrapani per 200mila euro!
Ricevuta la querela, Natale Salvo ha dichiarato: «Sono sereno e contento perché questa querela rimette al centro la “questione morale” ad Erice caratterizzata in questi anni da tante anomalie, eventi fallimentari, spreco di risorse a danno dei cittadini ericini e quotidiana mortificazione di tutta la realtà civile della città non allineata e coperta con la giunta Tranchida. Spero che questa iniziativa di Tranchida, possa rappresentare il “la” per la magistratura per approfondire tutto ciò che da tempo denuncio».
In particolare la denuncia di Tranchida si riferisce a due articoli di Altratrapani, pubblicati nel luglio 2010 a firma dell’editore.
Il primo illustra la denuncia presentata alla Procura, da parte del cittadino Francesco Borghi, con cui si evidenzia la situazione dei mezzi per la raccolta dei rifiuti acquistati, dall’amministrazione Tranchida per circa 5 milioni di euro, coi fondi europei nel giugno 2009. I mezzi, fino al termine del 2010, si trovavano in assoluto abbandono a Rigaletta-Milo. Secondo l’avvocato del Comune «il messaggio è chiaro e l’allusione non ha bisogno di commenti: il sindaco ha truffato la Comunità Europea». Secondo Tranchida, invece, nella gestione di tali mezzi non è stato commesso «nessun reato, nessuna incuria, nessuna truffa, ma solo buona e corretta amministrazione».
Il secondo articolo, riporta la denuncia, «riferiva in merito ad un presunto illecito accordo fra l’amministrazione comunale ed il motore di ricerca (Google, ndR), finalizzato a lucrare dall’attività di ricerca avviata mediante l’utilizzo di Google dal sito internet del Comune di Erice». Sono solo «illazioni», il commento riportato da Tranchida nella denuncia, «gli articoli sono basati su supposizioni e prime impressioni, mero frutto di fervida immaginazione».
«L’immagine complessiva che il Salvo ha voluto offrire alla pubblica opinione è quella di un’Amministrazione capeggiata dal sindaco Tranchida, superficiale, poco trasparente, che agisce, nonb per realizzare, come di dovere, l’interesse pubblico, secondo i principi della legalità e del buon andamento, ma che, abusando del potere pubblico, strumentalizza la propria azione per il raggiungimento di fini privati e personali», questi i motivi per i quali Tranchida chiedi di condannare Natale Salvo al «risarcimento del danno nella misura di euro 200.000 con rivalutazione e gli interessi legali, con vittoria di spese, competenze ed onorari di causa».
La prima udienza è fissata per il 15 giugno, davanti alla sezione civile del Tribunale di Trapani.