Erice, un cittadino sfida gli ausiliari
Il Comandante dei Vigili, dott. Giacomo Ippolito, da parte sua ammette che la situazione è in punta di diritto: «Faccia il suo ricordo al Prefetto o al Giudice di Pace, se avrà ragione chiederemo scusa».
Ma Bondì non vuole solo annullate le multe e le scuse di Comune di Erice e SOES. Vuole anche i danni. Due mesi di multe quotidiane lo hanno stressato. Oramai trascura il suo negozio e va ripetutamente a Porta Carmine a controllare se la multa è stata «assegnata», va in Piazza a parlare della sua disavventura con residenti e turisti, va al Comune a chiedere copia, a pagamento, degli atti della concessione del parcheggio a pagamento alla SOES.
Ed esaminando gli atti si scoprono tante cose che non vanno. A Porta Carmine ci dovrebbero essere quattro posti «gialli» per i disabili, ma ce ne sono solo due. Sempre a Porta Carmine ci dovrebbero essere «solo» 32 posti «blu» a pagamento ma ne abbiamo contati almeno 35. Si scopre che la SOES nella sua «offerta» al Comune ha scritto che «La SOES Spa presta nelle sue gestioni molta attenzione alla segnaletica verticale considerando che rappresenta il benvenuto al visitatore di una città, in grado d’indicare correttamente il modus con il quale comportarsi per la sosta regolamentata … senza incappare in un verbale ingiusto e punitivo». Ma ad Erice, in quell’Erice dove le «macchinette» non prevedono il pagamento a frazione di minuti ma solo ad ore intere senza che ciò sia chiaramente indicato nel «Contratto», tutto ciò non avviene.
Francesco parcheggia regolarmente fuori dalle strisce blu, in area dove alcun cartello verticale indica il divieto di sosta, e, ancora, in posto che comunque non arreca alcun disturbo a chi deve posteggiare. Ma le multe fioccano e nessuno gli sa spiegare il perchè.
Lui ora ha scritto al sindaco rag. Giacomino Tranchida. «Non ho capito a tutt’oggi, dopo decine di verbali subiti, quale fosse la mia violazione. In considerazione di ciò ho chiesto a diversi vigili urbani del Comune chiarimenti sulla mia presunta violazione: tutti all’unanimità non hanno ritenuto di condividere la violazione degli ausiliari».
Il commerciante ericino, nella lettera, si lamenta della «formazione e la professionalità degli ausiliari» e porta a testimonianza un fotografo del Giornale di Sicilia, Lallo Savalli, davanti al quale avrebbe chiesto «ad un ausiliare sul posto se avesse appresso il Codice della Strada, se conosceva l’art. 157, citato in tutti i verbali, o se mai l’avesse letto; a tutte e tre le domande l’ausiliare ha risposto di NO, mi ha detto solo che i suoi dirigenti gli hanno detto di fare così».
Al sindaco Bondì, quale «cittadino rispettoso della legalità e consapevole dei propri diritti e doveri» chiede «ogni cortese chiarimento e spiegazione sulle diverse interpretazioni vigili/ausiliari relativi ai fatti esposti», chiede, ancora di conoscere se «il Concessionario (SOES Spa) ha onorato o no gli impegni contrattuali», se l’Amministrazione comunale svolge il compito di «controllo» dell’attività SOES.
L’Amministrazione ha anche il potere di annullare, in «autotutela», le multe, qualora le ritenesse errate. Non sappiamo se eserciterà questo suo diritto, sarebbe una cosa positiva, ma siamo pessimisti. Sappiamo solo che questo «caso» sta creando un danno d’immagine alla SOES ed al Comune di Erice poichè stanno apparendo vessatori nei confronti di Bondì e degli altri cittadini che parcheggiano nello slargo esterno di Porta Carmine. E la notizia, dopo essere sbarcata sul Web e su un Giornale regionale, starebbe per giungere sino a «Striscia la notizia» …