Bussola della trasparenza: Erice si muove
ERICE ( TRAPANI ), 9 OTT – Volere è potere. E il dott. Paolo Salone, webmaster del Comune di Erice, ha voluto “smacchiarsi” l’onta di veder bocciata la struttura dell’Area “Amministrazione Trasparente” da lui progettata. Il Gruppo Facebook “Disservizi Comune di Erice”, prima, e questo sito poi [LEGGI:TRASPARENZA: TRAPANI ED ERICE SENZA BUSSOLA], avevano denunciato come il sito internet del Comune di Erice fosse rilevabile come all’ultimo posto nella classifica nazionale redatta dal Governo Nazionale.
Trascorsi pochi giorni, Paolo Salone, modificando leggermente la “struttura” gerarchica del sito ha risolto il problema tecnico.
Al di la del rispetto della “forma”, la vera novità di queste ultime 48 ore sul sito del Comune di Erice è la improvvisa apparizione del nome del “responsabile della trasparenza” del Comune, nella persona del dott. Vincenzo Barone, che è pure il “Segretario Generale” dello stesso.
Sul sito sono, altresì, apparsi i dati per contattare tale “Responsabile” (e-mail, fax).
Se, da un lato, apprezziamo l’informazione, perché da questo momento è possibile conoscere il nominativo cui, qualunque cittadino, senza motivazione ed interesse diretto alcuno, potrà indirizzare le proprie istanze di “accesso civico” di cui al D. Lgs. 33/2013, dall’altro riteniamo che questo “nomina” (con quale atto è avvenuta?) sia quantomeno inopportuna essendo, per legge, il Segretario Generale, il titolare del “potere sostitutivo” «in caso di inerzia» (ex-art. 9 bis della Legge 7 agosto 1990, n. 241): insomma, se noi scrivessimo al “Responsabile per la trasparenza” e questi non ci rispondesse potremmo poi fare ricorso al suo sostituto, lo stesso Vincenzo Barone!!!
Fatti, comunque, questi due piccoli passi, non resta che chiedere, al dott. Barone, che lo stesso s’attivi per pubblicare, sul sito internet del Comune, tutti i dati richiesti dal D. Lgs. 33/2013, e che oggi, a distanza di 7 mesi dalla pubblicazione della legge, risultano assenti, a cominciare, ad esempio: l’elenco degli immobili per i quali il Comune ha un rapporto di locazione, la Carta dei servizi e standard di qualità, l’Ammontare complessivo dei premi da erogare al personale al raggiungimento delle previste performance, l’Indicatore di tempestività dei pagamenti, l’IBAN del Comune, ecc ecc.
Noi saremo quindi ad aspettare e rendere di conto.
Ed il Comune di Trapani, direte? Non pervenuto, ancora.