Fazio e Damiano: Scontro pure sulle bici
TRAPANI, 1 SET – «Che fine hanno fatto biciclette e ciclomotori in dotazione al Comando di Polizia Municipale, che risultano non essere più utilizzate e se non intenda ripristinare tale servizio quantomeno nella zona a traffico limitato». Questo il testo di un’interrogazione presentata, lo scorso 24 luglio, al sindaco di Trapani dott. Vito Damiano.
Il consigliere interrogante spiega che con l’uso di tali mezzi si otterrebbe «un esempio positivo nei confronti della cittadinanza», nonché il risultato di «rispettare l’ambiente e le limitazioni imposte dalla ZTL» [QUI TESTO INTEGRALE INTERROGAZIONE].
Un’interrogazione validissima, ma con un pesante “se” che la macchia di mera demagogia.
“Se”, infatti, non venisse firmata da chi la firma.
La lettura demagogica (nota ¹) è chiara, infatti, non appena si scorge il nome dell’interrogante: l’ex-sindaco Fazio, ovvero la persona che “sa” già la risposta.
“Sa” già, o dovrebbe sapere da buon amministratore qual – si dice – era, che i ciclomotori in dotazione ai vigili sono appena 5 e che sono fermi nei garage del Comando della Polizia Municipale da 5-7 anni, ovvero da quando lo stesso interrogante era ancora il Capo dell’Amministrazione.
Tale evidenza da spazio al sindaco Damiano per una replica chiaramente colma di sarcasmo: «dalle registrazioni dei rispettivi fogli di viaggio giornalieri risulta che sono stati utilizzati, sotto l’attenta supervisione della passata Amministrazione» (Fazio, NdR) fino al 2006-2009.
Damiano aggiunge, poi, che, per una “messa su strada” dei ciclomotori si renderebbe necessaria, prima, un costosa «manutenzione straordinaria» e poi «bisognerebbe provvedere a ritargare gli stessi chiedendo il rilascio del nuovo “Certificato di Circolazione”, tenuto conto che i predetti ciclomotori risultano ancora targati con i “Vecchi targhini”» non più regolamentari da diversi mesi.
«Per quanto riguarda invece le n.4 biciclette in dotazione a questa Amministrazione» Damiano ricorda come «n. 2 vengono utilizzate dai commessi rispettivamente dell’Ufficio di Gabinetto e di palazzo Cavarretta» e le restanti due sono, in atto, inutilizzate.
In ogni caso, spiega il sindaco all’ex-sindaco, «non si ritiene utile e proficuo l’utilizzo», a causa del limitato numero di personale, dell’età dello stesso e «della vastità del territorio e alla differenziazione degli interventi, che richiedono maggiori capacità di mobilità del personale sul territorio» [QUI INTERESSANTE TESTO INTEGRALE RISPOSTA SINDACO].
Insomma l’interrogazione non appare altro che l’ennesima frecciatina – ben rimandata al mittente – di chi non accetta che il Capo dell’Amministrazione non è più lui. Almeno per i prossimi 4 anni.
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(nota ¹) Demagogia, vedi il significato su Wikipedia