Erice: Su Facebook i disservizi del Comune
ERICE (TRAPANI), 4 AGO – “Disservizi Comune di Erice” è il nome di un gruppo creato su Facebook e che vuole «segnalare tutti i disservizi e le disfunzioni che i cittadini contribuenti ed elettori del Comune di Erice vivono ogni giorno, nelle loro case, nei servizi sanitari e sociali».
Il gruppo, nato appena lo scorso 19 luglio per opera di un semplice cittadino, Peppe Cirobisi, ha già raggiunto i 538 membri associati.
Si tratta di una forma costruttiva di intendere il social network, ovvero di “servizio” e non solo “ricreativa”, ma anche di partecipazione dei cittadini. Ma si tratta anche di una “provocazione”: nell’epoca della comunicazione informale per mezzo dei social network, infatti, l’Amministrazione comunale di Erice non ha attivato, ancora, questo mezzo celere e diretto di dialogo col cittadino.
Diverso è il caso del seppur criticatissimo Comune di Trapani. Lì il sindaco Vito Damiano ha attivato tanto un canale di video comunicazione su YouTube col quale spiega – purtroppo saltuariamente – la genesi di alcune iniziative dell’Amministrazione, quanto un canale di dialogo su Facebook, dove i cittadini possono fare le loro segnalazioni o esprimere le proprie proteste.
Questo non avviene, invece, ad Erice e così a Peppe Cirobisi è parso giusto promuovere un intervento “sostitutivo” di quello istituzionale.
Diversi i casi affrontati, ed in talune occasioni, risolti grazie anche alla “finestra informativa” sociale di “Disservizi Comune di Erice” [CLICCA QUI PER ENTRARVI].
Il più eclatante, per quanto apparentemente semplice, è il caso del WC chimico presente nei pressi dello scivolo per disabili sulla spiaggia di San Giuliano che crea delle difficoltà di movimentazione. Ma il Gruppo ha trattato anche dell’emergenza idrica – specie al Carcere di San Giuliano, da 7 giorni senz’acqua -, delle sterpaglie e della sporcizia nei pressi della “costruenda” palestra di via San Francesco di Paola (che tuttavia è al confine con Trapani), della “costruenda” pista ciclabile sul litorale.
Peppe Cirobisi spiega la filosofia del Gruppo: rappresenta, ci spiega, la volontà di poter partecipare alla Democrazia senza andare dentro le sedi dei Movimenti, dei Partiti e quant’altro. Cirobisi è più preciso: «Democrazia diretta che non per forza deve passare da Via Corridoni, sede di qualche movimento» (il Partito personale del sindaco, insomma).
«Il programma elettorale del Sindaco prevedeva, anche nella precedente consultazione, la forma partecipativa dei cittadini attraverso l’elaborazione del “bilancio partecipativo” la più alta forma di partecipazione e di democrazia un amministrazione possa rappresentare. Non credo che questa parte del programma abbia mai avuto attuazione», scrive proprio sul Gruppo un iscritto che si “nasconde” dietro lo pseudonimo di Petru Fudduni.
Come dargli torto.