Tranchida: Una Patto per Erice per scacciare Sanges

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Ho letto dell’articolo apparso su La Voce Indipendente del 13 gennaio, dal titolo “Città Futura: un appello contro gli “inciuci”, a firma di Rino Marino.

Credo che le dichiarazioni di Marino, a proposito dell’iniziativa politica, anche da me, proposta nel coinvolgimento paritario di diversi soggetti politici e non per far vincere Erice e il futuro delle comunità oggi ericine, contribuiscano comunque ad assicurare un confronto libero e pubblico, assai utile al dibattito di già avviato lo scorso anno dal centro sinistra ericino.

Circa l’individuazione dei possibili soggetti politici del centro destra da coinvolgere, non ho mai detto ne scritto di riferirmi a soggetti politici che continuano a sostenere questa Giunta e questo Sindaco.

A scanso di equivoci aggiungo, tanto meno penso a quanti, pur “trombati” nel tempo dal Sindaco Sanges, da un lato tentino oggi di riabilitarsi agli occhi dell’opinione pubblica e dall’altro abbiano invece a praticare amicizie politiche e non, in aree grigie e ambigue: per cominciare dall’ex On. Giammarinaro & dintorni, tanto per intenderci e fare i nomi.

Fermo restando il profondo rispetto per le opinioni di Marino, anche se diverse dalle mie in relazione ad alcuni aspetti dell’argomento che ci preoccupa, credo che sbaglieremmo a nasconderci dietro mere discriminanti ideologiche quando invece è necessario sollevar maniche di camicia in tanti per tentare di non far bruciare del tutto la “casa”.

Si, mi riferisco alla condizione disastrosa in cui versa la quotidianità politico-amministrativa che governa Erice ed alla disperazione in cui si dimenano i cittadini ericini che, comunque, non sembrano destinati a rassegnarsi, ma che non mi sembra oggi abbiano a fare un tifo da ultrà da curva nord per il centro sinistra.

Anche questo dovrebbe essere motivo di riflessione, non polemica ma profonda, che autocriticamente credo invece coinvolga tutti, nessuno escluso.

Occorre un “Patto per Erice”, allora, pubblico ed alla luce del sole, che dica no a tutto ciò, per cominciare da questa triste esperienza amministrativa di Sanges & c., e che in primo luogo affermi la condivisione programmatica di alcuni progetti precisi e percorsi chiari e definiti di buon governo.

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