Piano del Traffico? C’è ma non si vede
I problemi relativi al traffico veicolare urbano ed alla carenza di posteggi, a Trapani, non sono presi in grande considerazione da molti nostri politici.
A nessuna altra considerazione può giungere chiunque rilevi che a dodici anni (1992) dall’introduzione dell’obbligo, per i Comuni, di redigere un Piano del traffico, a tre (2001) dalla presentazione, da parte dei tecnici incaricati, del Progetto di Piano, a otto-sei mesi dalla necessaria approvazione dei rispettivi Piani da parte dei consigli comunali di Erice (febbraio 2004) e Trapani (aprile 2004), nessuna foglia – nei fatti – si sia mossa.
Nessuna delle due Amministrazioni comunali, né quella Sanges, né quella Fazio, ha provveduto ad istituire l’Ufficio di Piano, servizio indispensabile a dare attuazione pratica, ed esecuzione, delle delibere consiliari.
Né, tanto meno, si è costituito l’apposito auspicato Ufficio intercomunale (Trapani-Erice) del traffico per lavorare in maniera economica e coordinata sulla viabilità urbana.
Nessuno ha pensato nemmeno ad acquistare i cartelli necessari ad indicare i nuovi sensi di marcia previsti dal Piano del traffico.
Ci si è fermati davanti a sterili dibattiti su interessi di singole strade (via Cesarò, strisce blu sì, strisce blu no; via Serisso, senso di marcia), ma dell’interesse generale non se ne è curato alcuno. E’ vero, l’interesse generale non vota. I singoli sì.
Non resta che denunciare – a quei cittadini a cui, ancora, preme l’interesse generale – l’inerzia delle due Amministrazioni, quella di Trapani e quella di Erice.
Non resta che invitare (con poche speranze di essere ascoltati) i sindaci di Erice e di Trapani a non “nascondersi” dietro i soliti proclami di ciò che faranno in futuro, ma a volare più in basso per realizzare quelle cose che obbligatoriamente sono tenuti a rendere operative.
Non resta che domandarsi come i consigli comunali dei due centri possano continuare ad accettare questo modo di (dis)Amministrare che, col disprezzo e coll’arroganza, omette di porre in essere ciò che, dopo tutto, nel bene e nel male, è stato deliberato dai due massimi organi di rappresentanza della Città.
Non resta che aspettare la risposta di Sanges e Fazio sul tempo che dovremo ancora aspettare per vedere attuato quel Piano del traffico che, sufficiente o meno, dopo dodici anni, c’è.