L’intervista: Andrea Rallo da un’altra dimensione
Il Centro storico di Trapani è sempre più abbandonato. Non è qualche nuova vetrina a cambiare la sostanza. “Oggi l’avere scelto la soluzione di diluire la Città sul territorio ha, secondo me, diluito la possibilità spontanea dei Cittadini di incontrarsi e di discutere. Tante strade apparentemente buone per i negozi ma in cui i marciapiedi sono così stretti e invasi dalle auto che non ci si può nemmeno soffermare.”
Cosa paga il Centro?
“L’assenza di una Piazza principale, l’assenza di un Teatro, di un luogo pubblico destinato ad accogliere incontri, conferenze nel Centro della Città mi sembra privi tutti noi della possibilità di realizzare una più efficace aggregazione delle Persone attorno ai problemi cittadini, ai bisogni dei ragazzi, degli Ultimi.”
Quale può essere la destinazione di Piazza Vittorio?
“E’ doveroso non abbandonare ad un destrutturato, ancorché utile, deposito di auto il piazzale di Piazza Vittorio.
Ritengo che quella zona vada meglio finalizzata al decoro e alla vita della Città e, soprattutto, dei Cittadini. Il parcheggio ci dovrà pure essere, la vista del mare sicuramente, pure, ma sento il bisogno che lì ci stia qualcosa che abbia a che fare con la cultura: il teatro!”
Regole, Legalità, trasparenza. Cosa vogliono dire queste parole per te?
“Nel privato bisogna essere “giusti”, nel pubblico bisogna non solo essere “giusti” ma anche dimostrare di esserlo.”
Di la tua idea sul caso Laudicina.
“L’ex-sindaco è una persona che non ha mai, e sicuramente mai, “toccato cinque lire”, ma che è finito, suo malgrado, in una storia fatta di ignoranza amministrativa, di diffusa superficialità e di strutturale disoccupazione. Solo nel profondo sud accadono storie simili per delle sistemazioni precarie (di pochi mesi, è vero?) e che nemmeno danno avvenire. Altrove, c’è chi anziché dare soldi per i malati, per l’assistenza sociale, per la giustizia, per i giovani, per la scuola, per gli artigiani, per le industrie degli altri, dà contributi (!) per il decoder digitale terrestre.”
Come è stata gestita, sinora, la mobilità urbana?
“Male se oggi non abbiamo tanti parcheggi e non usiamo quelli che abbiamo.”
In Città non si parla d’altro di piani di lottizzazione, di nuovi cantieri edili e …
“… E abbiamo ignorato che il verde è essenziale non solo per i bambini ma anche per rendere più vivibile e gradevole una Città. Abbiamo preferito costruire palazzi anziché scuole ed anche piazze.”
Cosa occorre a Trapani?
“E’ assolutamente importante sistemare, per indispensabili fini commerciali, turistici e ambientali, i “Fronti a mare” della Città. E costruiamo soprattutto tante scuole e tante, tante palestre (magari di basket).”
Le primarie?
“Sì, sono una cosa interessante, talvolta molta buona e indispensabile. Tuttavia ritengo che siano di difficile corretta organizzazione e, poi, secondo me, non sono “un buon segno”, la loro necessità è indice che la democrazia interna ai partiti non è in buone condizioni. Una classe dirigente autorevole non ha bisogno di primarie”.
“Comunque le primarie sono un’invenzione piuttosto antica, anzi se la memoria non mi inganna, mi sembra che già, or sono più di duemila anni, forse in Palestina, se ne sia fatta esperienza e che ve ne sia traccia in qualche libro di incerti Autori“.
“Se le mie conoscenze non mi ingannano mi par di ricordare che fu un evento di ampia risonanza ma che poi, …. non credo si sia concluso nella “Giusta” maniera.”