La turista: Grazie Trapani
Era inizio autunno 2004, quando si cominciò a vociferare che Trapani sarebbe stata sede di un regata di avvicinamento alla Louis Vuitton Cup 2007. La scelta di Trapani lasciò perplessi la gran parte degli appassionati di vela, sia per le condizioni ambientali del mare trapanese del tutto sconosciute, sia per le ridotte dimensioni della città, oltre naturalmente alle notizie di stampa che presentavano Trapani sprovvista di ricettività e comunque inospitale per molteplici ragioni.
Fu con questa immagine di Trapani che decisi comunque di seguire il mio team preferito in questa esibizione sul mare di casa nostra.
Immensa la mia attesa la mattina in cui per la prima volta misi piede in città. Non so cosa mi aspettassi di trovare. Seppi subito cosa avrei trovato: una città bellissima, più proiettata verso la vicina costa nord africana che non alla cittadina dove abito, quasi all’estremo nord d’Italia.
Poi il mare, il mare di Trapani, il porto di Trapani di cui tanto avevo letto e la prima immagine che cercai con gli occhi fu la Colombaia, che per me era diventato il simbolo di Trapani.
Di Trapani avevo letto anche della mancanza di infrastrutture per chi ha particolari difficoltà a muoversi, e rientrando io in questa categoria di persone, l’ansia che mi aveva accompagnato sino al mio arrivo in città, sparì non appena chiesi informazione al primo vigile che incontrai sulla mia strada: per lei non esistono limiti di sorta! Vada e parcheggi ovunque le è più comodo! Non avrei potuto avere un “benvenuta” migliore!
Da lì la mia vacanza da tifosa innamorata della barca più bella del mondo, fu tutto un susseguirsi di emozioni e bellissime immagini.
Purtroppo, perché é realtà, anch’io ho visto lo stato di abbandono di alcune parti del centro storico, crolli, alcuni angoli della città abbandonati. Ho visto anche parti della città ben ordinate, con il segno inequivocabile di recenti interventi, quasi che Trapani debba essere divisa in due.
Stranamente é nella città rimessa a bello che ho avuto la più grande delusione, ovviamente da turista: l’impraticabilità, per me, dei nuovissimi marciapiedi, strettissimi e sprovvisti di scivoli.
Ma nel quotidiano, nelle normali condizioni di traffico, come avrei potuto passeggiare tranquillamente per quelle vie? Certo, qualche piccolo rischio l’ho pur corso anch’io andando alla ricerca di scivoli, nelle zone in cui il traffico non era bloccato.
Ho anche notato che molti locali pubblici non hanno provveduto all’abbattimento delle barriere architettoniche, magari sono solo piccolissimi gradini, ma fastidiosi.
Ostacoli che invece sparivano quasi completamente non appena lasciavo la città e mi spingevo nelle zone più turistiche, dove ho davvero avuto la piacevolissima sorpresa di trovare tutto ciò che a me, e chi vive la mia situazione, serve.
Un pensiero ed un grazie ai trapanesi. Gente meravigliosa, gentile, felicissimi di avere tanti ospiti a casa loro, pazienti nell’indicare i percorsi e di essere utili in qualsiasi occasione.
Oggi con la regata di LVC ormai riposta nel cassetto e ripensando alle perplessità dello scorso autunno, non posso fare a meno di darmi della sciocca e nel contempo complimentarmi con me stessa per la scelta di venire a Trapani e ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile il mio viaggio. A cominciare da questo giornale e dal suo editore.
Grazie anche alla LVC, che indipendentemente da come é arrivata a Trapani, farà certamente bene alla città ed ai suoi abitanti. Forza Trapani che non ti dimenticheremo e non sarai più sola.