Il bilancio della FuniErice
ERICE – La società che gestisce la funivia ha chiuso il 2005 con un utile di 104.000.
Per capire da dove scaturisce questa gestione ci siamo letti i documenti di bilancio e in effetti per questi sei mesi la situazine non pne dubbi.
Ma è il bilancio 2006 che rappresenterà il vero banco di prova della Funivia…
Cogliendo l’invito messo nel forum siamo andati a leggerci il bilancio della Funierice. Se il prospetto contabile (il bilancio vero e proprio) data la sua forma abbreviata, non permette di poter attingere a chiarimenti significativi, la lettura della nota integrativa permette di avere qualche delucidazione in più.
A colpirci in prima analisi è stata la pochezza delle immobilizzazioni materiali, praticamente le attrezzature sfiorano appena i 16.000,00 euro, ma la cosa è spiegabile col fatto che la Funivia vera e propria non appartiene alla società ma ad enti pubblici. I debiti, in massima parte sono da attribuirsi ai fornitori e a quelli per le imposte che sommati arrivano a più di 120.000,00 euro.
Importante il dato sulla liquidità che è notevole, quasi 350.000 euro che per la quasi totalità fanno riferimento al c/c presso la banca e per 4.000 a denaro contante in cassa. Per quel che riguarda i contributi che dovrebbero arrivare dalla regione non c’è menzione in bilancio, ne sotto la voce crediti oltre i 12 mesi (visto che la data di erogazione dei 200.000 euro di contributi è stata spostata al 31 dicembre 2006), ne sotto la voce contributi in conto esercizio che non figurano perchè ancora non effettivamente erogati dalla regione.
L’utile che c’è, sembra essere totalmente frutto della gestione che va dalla 8 luglio 2005 al 31 dicembre 2005.
Quindi su questi mesi di gestione non ci possono essere dubbi: la società effettivamente è in utile. Per cantare vittoria o per dare fiato a detrattori della Funivia bisogna però aspettare il bilancio 2006 perchè in questo primo anno mancano i mesi invernali da gennaio a Marzo e quelli primaverili da Aprile a Giugno. In questi sei mesi, pur continuando a lavorare (tranne i due mesi di fermo per legge 15 gennaio – 15 marzo) appare chiaro che i ricavi saranno molto inferiori a quelli che si possono registrare nella stagione estiva. I costi fissi, come gli stipendi per i 14 dipendenti assunti a tempo indeterminato aumenteranno sicuramente (se in sei mesi sono stati 170.000 euro circa, in 12 mesi potrebbero aumentare di altri 100.000 euro ed in più anche i costi contributivi subiranno la stessa sorte che in sei mesi sono stati di 60.000 euro e che per altri sei mesi potrebbero aumentare di altri 40.000), Questi incrementi possono portare ad una erosione dell’utile che quest’anno è stato di 104.000 euro ma che l’anno prossimo potrebbe non esserci se non con l’aiuto dei 200.000 euro erogati dalla regione.
Ma per saperlo si deve aspettare un altro anno.