Cinque Stelle: Stop portoghesi, tornelli nei bus
PALERMO, 13 OTT – L’istallazione dei tornelli negli autobus, dopo il successo della loro istallazione negli stadi, è stata proposta dalla deputata regionale Angela Foti (Movimento Cinque Stelle) nel corso di una riunione della quarta Commissione “Territorio ed Ambiente” svoltasi lo scorso mercoledì 9 ottobre [QUI IL VERBALE DI SEDUTA].
La proposta della deputata sarebbe utile, per la stessa, in chiave di contenimento del «fenomeno dell’evasione tariffaria» sui mezzi del trasporto pubblico urbano.
Per Foti la soluzione è «realizzare dei tornelli da cui i passeggeri sono costretti a obliterare il biglietto prima di entrare nel mezzo». Si tratta di una soluzione in corso di sperimentazione in altre regioni; è il caso di Brescia [QUI BRESCIA], Savona [LEGGI IL SECOLO XIX], Trento [LEGGI L’ADIGE]; anche se, invece, è stata bocciata – anche dalla Motorizzazione – a Bologna [LEGGI IL RESTO DEL CARLINO].
L’ipotesi della Foti, tuttavia, non ha trovato appoggio né fra i tecnici del settore, né fra i colleghi deputati.
Nel corso della seduta è intervenuto il dott. Giuseppe Modica, presidente dell’AMAT di Palermo, in quale ha fatto rilevare come «a causa del fenomeno dell’evasione, si registrano molte perdite, il cui valore stimato è di circa 20 milioni di euro annui», in particolare il «tasso di evasione a Palermo e a Catania è pari al 50%, Messina del 40%».
La soluzione al problema, per il presidente Modica, «atteso che con la semplice natura pecuniaria non si ottiene nulla», è quella della «attribuzione della natura di sanzione amministrativa» al mancato o irregolare possesso del titolo di viaggio. Attribuzione che, in sostanza instaura un procedimento che conduce sino all’esecuzione forzata della somma evasa e delle relative spese legali di esazione!
Una soluzione più semplice è stata proposta, invece, dal dott. Giuseppe Randazzo, presidente dell’ATM di Trapani, anch’egli intervenuto nei lavori di Commissione: Per Randazzo occorre affidare «agli autisti il compito di controllare che ogni singolo passeggero sia munito del biglietto e di emettere essi stessi il biglietto». A Trapani, ha spiegato ancora il presidente dell’ATM, «gli autisti vengono incentivati a svolgere tali controlli, ricevendo dall’azienda una percentuale su ogni biglietto vidimato».
L’on. Girolamo Fazio, intervenuto ai lavori, ha sostenuto la procedura in atto a Trapani, trovando, però, il contrasto del deputato palermitano dott. Vincenzo Figuccia (MPA) che ha tacciato il collega di non comprendere come «l’esempio di Trapani sia difficile da emulare in città ad elevata densità di popolazione come Palermo e Catania».
Il dott. Marcello Marino, direttore generale di AMT Catania, ha indirizzato l’attenzione dei deputati componenti la Commissione su un altro aspetto: «occorre introdurre sistemi di sicurezza per l’autista, al fine di evitare condizioni di disordine che possono crearsi».
A conclusione dei lavori di audizione, la Commissione ha rinviato alla prossima seduta il termine per la presentazione degli emendamenti alla proposta di legge dell’on. Figuccia che prevede, come da egli sostenuto, la necessità di assimilare ad un procedimento penale l’evasione del biglietto.