Domenica in 845 al voto
Domenica 15 dicembre Trapani si reca alle urne. Sarà una giornata di festa. Si svolgeranno, per la prima volta nel capoluogo, le consultazioni per l’elezione del primo Consiglio comunale degli immigrati. A recarsi alle urne, seggio unico in piazza San Francesco di Paola, saranno in 845, ovvero tutti gli extracomunitari residenti a Trapani da almeno un anno.
Si tratta, in dettaglio, 425 africani (per oltre metà si tratta di marocchini e tunisini), 210 asiatici (per oltre un centinaio rappresentati da cinesi e per il resto da cittadini provenienti dall’area della penisola indiana), 145 europei (prevalentemente provenienti dalla disgregata Jugoslavia), 64 cittadini provenienti dal continente americano. Voterà anche una donna australiana.
A fronteggiarsi due liste: la lista dell’Africa, composta da 13 candidati, e quella dell’Asia, che ha raccolto 6 candidati.
Non han presentato lista, di certo per disinteresse, né gli americani né gli extracomunitari europei.
Lo scrutinio, curato dall’Ufficio Elettorale del Comune di Trapani porterà all’elezione di 15 rappresentanti i quali, al proprio interno, eleggeranno un presidente ed un vice.
Si tratta, indubbiamente, di un primo importante e tangibile successo dell’ Amministrazione Damiano che, con questa iniziativa democratica e partecipativa, conta di coinvolgere le comunità immigrati per una costruttiva presenza a Trapani. Certo spiace che la comunità cinese non prenda parte al voto, che la lista Asia, cioè, sia composta da soli cittadini bengalesi.
Ma la giornata di voto sarà utile anche per noi italiani: 15 uomini extracomunitari siederanno fra le seggiole del Consiglio, senza indennità, senza permessi dei datori lavoro, solo per curare l’interesse dei propri concittadini. Un esempio per tutti.