L’automobilista porta Fazio in Tribunale
TRAPANI – Il caso sarebbe quasi da ridere se non servirebbe ad evidenziare che quel sindaco, di cui alcuni cittadini continuano a tessere le lodi, e che ha deciso ricandidarsi alla guida della Città, perpetua atteggiamenti che lungi dall’essere esempio di buona amministrazione, mostrano, invece, il suo vero volto, ovvero quello di voler vessare i cittadini onesti anche a costo di creare danni economici all’Ente così disamministrato.
La nuova vicenda qui in esame, vede un cittadino di Xitta, Salvatore Baldarotta, integerrimo impiegato della Provincia, oggetto di un’illegittima contravvenzione per una presunta sosta in zona rimozione (verbale n. 102133 del 18 marzo 2004 del Comando della Polizia Municipale di Trapani) sul viale Regina Elena.
Il cittadino, noto strenuo assertore dei principi della legalità, non accetta di pagare l’ingiusta multa, e prelevata la propria autovettura dal tanto noto Pio Avaro (dietro esborso della somma di euro 60), si rivolge al Giudice di Pace di Trapani per far valere le proprie ragioni.
Baldarotta ottiene, con sentenza 472/04, l’annullamento della contravvenzione ed il riconoscimento del diritto “di ripetere nei confronti del Comune di Trapani quanto sborsato per la restituzione dell’autovettura”. Il nostro puntuale cittadino si arma, quindi, ancora una volta di carta e penna, e scrive al sindaco Girolamo Fazio (18 gennaio 2005) chiedendo, sommessamente, il rimborso di quanto ritiene giusto: i 60 euro inopinatamente incassati da Pio Avaro.
Una questione di principio, prima d’ogni cosa, se la multa era illegittima, se il giudice me ne ha riconosciuto il diritto, perché non ottenere il rimborso del maltolto? E poi sono sono sempre 60 euro… Grande risulta, pertanto, la delusione, quando, passati giorni su giorni, comprende che il sindaco, non solo non ha intenzione di provvedere al rimborso, ma neanche di fornire una doverosa e educata risposta.
Un altro avrebbe rinunciato. Ma Baldarotta è un cittadino modello, uno che paga le tasse, ma anche uno che pretende quanto gli spetta: i propri diritti. Il nostro concittadino, questa volta tramite un legale, l’avvocato Rosalba Musillami di Valderice, si rivolge nuovamente al Giudice di Pace, per chiedere, altresì, non solo il rimborso dei 60 euro, ma anche d’ulteriori 900 euro quali riconoscimento del danno esistenziale (art. 2043 codice civile) causato dai disagi patiti, dal tempo perduto, nel turbamento arrecatogli dalla Pubblica Amministrazione, vale a dire dalle lesioni degli interessi suscettibili di riversarsi nella sfera relazionale.
A questo punto sarebbe da immaginare un’Amministrazione che riconosce d’aver esagerato, che cerca una transazione, che vuole chiudere la vicenda. Nulla di tutto questo, il nostro bravo sindaco Girolamo Fazio, con delibera di Giunta n. 110 del 2 maggio, incarica l’avvocato Montanti di opporsi in sede legale. Per Fazio il “Comune è estraneo al fatto dannoso”, benché sia stata riconosciuta “illegittima la rimozione della vettura”.
Se non siamo davanti ad una vessazione, di cosa stiamo parlando? Sarà sempre “cappellaccio” a pagare i danni del Comune per la nuova perdente sentenza? Così ragiona Fazio? E’, per lui, gratificante oberare di “lavoro”, con sciocchi contenziosi, i legali del Comune, per poi dare incarichi ad avvocati esterni per remunerative cause?