La Politica faccia un passo avanti: Fazio va sfiduciato
Domani dovrebbe essere emessa la parola fine al procedimento penale nei confronti del sindaco di Trapani, Girolamo Fazio, in merito alle accuse di abuso d’ufficio e violenza privata a cui è sottoposto a seguito dell’inchiesta aperta da un denuncia presentata dallo stesso Fazio contro i responsabili dell’Ufficio protocollo del Comune.
Pur se il Tribunale potrà non ritenere rilevanti i fatti accaduti, dal punto di vista penale, non possono pesare, quanto meno dal punto di vista politico, le pesanti espressioni usate dal pubblico ministero Andrea Tarondo che ha definitivo, nella requisitoria, come «degenerazione sistematica di ruoli politici istituzionali» le azioni del primo cittadino.
Azioni che assolutamente non possono essere descritte, continua il magistrato, come semplici «episodi di nervosismo o come conseguenza di uno scontro politico: … [questa] non è politica, questi sono reati».
Se il sindaco «aveva un obiettivo che poteva essere legittimo da raggiungere», ha concluso, infatti, l’accusa, egli ha deciso di raggiungerli anche «compiendo un reato, mettendo in pratica ricatti e minacce».
Per l’accusa, invece, egli «doveva farsi valere seguendo i percorsi della legalità: la politica non si può vestire di minacce».
All’interno del procedimento è emerso, poi, che «l’imputato ha usato il proprio potere per dare impulso ad una attività disciplinare nei confronti di un dirigente teste nel suo processo» , cioè la dottoressa Anna Maria Volante.
Dopo queste pesanti accuse, che definiscono perentoriamente il “metodo“ di lavoro del primo cittadino [già ampiamente annunciato da un procedimento civile in corso per mobbing e dai contenuti del dibattito del consiglio straordinario sul personale dello scorso dicembre], un “metodo” che è l’antitesi della politica, il sindaco non ha più il “prestigio” politico per poter continuare ad amministrare la città.
Egli, peraltro, non è assolutamente pentito della propria condotta, non ha mai smentito le proprie affermazioni con le quali ha dichiarato [era il 9 dicembre 2004, vedi sito internet del Comune]: «vado fiero» di quanto fatto.
La politica, quella con la P maiuscola, deve, quindi, fare un passo avanti, revocare la fiducia al Sindaco, avviando le procedure per il ricorso alle elezioni anticipate. E’ l’unica maniera per far ritornare dignità ad un aula, già macchiata dalle commistioni col sindaco Laudicina nel caso “asili nido”.
Un silenzio, il silenzio del centro-sinistra, di Piero Savona, in particolare, che si è proposto a candidato di alternativa a Fazio, avrebbero il valore di condivisione delle azioni dell’attuale sindaco, e sarebbero un pilatesco viatico ad una candidatura che, per tutti, già parte debole.