Fondo Patrimoniale efficace contro il fisco
In un periodi di di crisi come questo, spesso viene spontaneo pensare a come proteggere il proprio patrimonio da eventuali creditori.
Un istituto utile a questo scopo potrebbe essere quello del FONDO PATRIMONIALE.
Si tratta di una sorta di vincolo, costituito con atto notarile, su alcuni beni: beni immobili, beni mobili registrati, ecc. a cui possono ricorrere le coppie sposate ma non le coppie di fatto.
Lo scopo per cui si istituisce un fondo patrimoniale è quello di destinare i beni in esso inseriti ai bisogni della famiglia. I beni che vi sono compresi, compresi i loro redditi, non possono essere oggetto di esecuzione forzata da parte dei creditori. Si tratta però di crediti sorti sorti dopo la costituzione del fondo e devono riguardare obbligazioni per scopi estranei ai bisogni della famiglia.
Per esempio, il fondo non è aggredibile dal fornitore della ditta individuale di uno dei due coniugi in quanto questa obbligazione nasce al di fuori dei bisogni della famiglia.
Per quel che riguarda i crediti sorti prima della costituzione del fondo, si potrà cerca di di impugnare la costituzione del fondo patrimoniale ma bisogna provare che esso è stato creato al solo scopo di frodare le ragioni dei creditori.
Fino a poco tempo fa, rimaneva in forse l’efficacia del fondo patrimoniale nei confronti del fisco, ma le recenti pronunce dei giudici hanno fugato ogni dubbio: l’ultima sentenza, quella del tribunale di Ferrara del 13 gennaio 2013, afferma che l’agenzia di riscossione non può iscrivere ipoteca su un immobile se questo è stato conferito in un fondo patrimoniale. In presenza di debiti tributari manca infatti quella inerenza immediata e diretta fra il credito erariale e i bisogni della famiglia, che consentirebbe al fisco l’azione esecutiva.
Il fondo patrimoniale può essere costituito sui beni di proprietà di uno solo dei coniugi o di entrambi ed in qualsiasi momento è possibile ampliare il fondo, facendovi affluire ulteriori beni, con un nuovo atto notarile.
Naturalmente l’istituzione di un fondo patrimoniale rende più contorto il regime di gestione dei beni ad esso destinati. Infatti, è necessario il consenso di entrambi i coniugi per la vendita dei beni costituiti in fondo, anche se il proprietario è uno solo di essi.
Inoltre, se nella famiglia ci sono figli di minore età, la vendita dei beni compresi nel fondo deve essere autorizzata dal tribunale (regola che comunque può essere derogata con apposita clausola inserita nell’atto costitutivo del fondo).
In estrema sintesi, il fondo patrimoniale garantisce la conservazione di alcuni beni dall’attacco di crediti che siano sorti successivamente e per ragioni estranee ai bisogni della famiglia.