Isola Ecologica: Una vittoria che sa di sconfitta
Si è risolto in una maniera ridicola il consiglio comunale che ieri sera si è svolto a Trapani. Cinque ore per decidere che, di fatto, l’isola ecologica prevista in via 64 deve essere spostata. Il tutto in virtù delle rimostranze, anche piuttosto accese (e fuoriluogo), di una quarantina di cittadini della zona che, erroneamente, accostano il concetto di isola ecologica a quello di discarica a cielo aperto.
A prima vista spostare la struttura potrebbe sembrare una soluzione semplice e indolore… ma così non è!
Spostare l’sola ecologica in un altro punto della città significa dare seguito a tutta una serie di conseguenze, e cioè:
1 – la probabile perdita dei finanziamenti dati dala Regione per la realizzazione del progetto;
2 – il pagamento di una penale all’impresa che si era aggiudicata l’appalto;
3 – allungamento enorme dei tempi di costruzione dell’impianto.
Perdere i finanziamenti significherebbe perdere l’ennesima occasione per migliorare qualcosa in città.
Il Pagamento della penale non è cosa da sottovalutare visto che il suo ammontare entra nell’ordine dei milioni di euro.
E l’allungamento dei tempi farà si che la situazione dei rifiuti diventi ancora più pesante di quello che è attualemente.
Ma la cosa sconcertante è che si andranno a “bruciare” risorse pubbliche per un motivo inesistete: teniamo a ribadirlo, non si tratta di realizzare una discarica.
Chi è avverso al progetto fonte di tante polemiche, insiste sul fatto che una tale struttura porterà degrado nel quartiere. Ma così non è: perchè la raccolta sarà mirata a rifiuti inorganici non soggetti a degrado e pertanto non saranno fonte di odori molesti o legati alla proliferazione di insetti.
Nelle richeste fatte da questo pseudo-comitato di quartire non si tiene conto della crescita che ne deriverebbe alla città sia come immagine che come vivbilità.
L’unico interesse di cui si tiene conto è quello economico. Secondo gli abitanti della zona i nuovi appartamenti costruiti subirebbero un sensibile deprezzamento che renderebbe l’investimento fatto sbagliato e sconveniente.
Detto fuori dai denti: invece di prendersela con il sindaco dovrebbero arrabbiarsi con chi gli ha promesso che nello spazio antistante i palazzi sarebbe venuto un asilo e un parcheggio, cosa impossibile visto che un piano regolatore che dica ciò non esiste.
Le conclusioni a cui si è arrivato ieri sera però non sono solo controproducenti dal lato ambientale ma ridicole anche dal lato politico: l’intero consiglio comunale era contrario a quanto disposto dal sindaco e nemmeno gli esponenti del centro-destra, che dovrebbero far blocco unico e portare avanti una politica comune, hanno sostenuto il progetto, dimostrando così scarsa coesione di idee e una politica portata avanti con lo scopo di non perdere voti e non con quello di migliorare la città.
Qualcuno è ancha arrivato a dire: “costi quel che costi, questa discarica non si farà!”
E costerà di certo… anche perchè il comune i soldi per il pagamento della penale dovrà prenderli da qualche parte e sarà la collettività (i contribuenti) a dover pagare. Con buona pace degli abitanti di via 64.
Non lamentiamoci poi se si è avuto un aumento del 40% della tassa sui rifiuti solidi urbani che invece, con l’ausilio delle isole ecologiche, sarebbe ridotta!
In città c’è la paura del cambiamento è questo non fovorisce di certo la crescita civile e civica che dovrebbe esserci. Se poi a guidarci sarà sempre chi per paura di perdere un pugno di voti (e quindi paura di perdere una poltrona) mette davanti il proprio bene piuttosto che il bene collettivo non si andrà avanti.
Ci stupiamo a questo punto che si sia istituita anche la zona a traffico limitato nella via Garibaldi… cosa sarà stato? Una momentanea perdida di concentrazione da parte di qualcuno?
Di quale vittoria parliamo nel titolo? di quella riportata da quei 40 cittadini… ma se ci pensate bene, in fondo in fondo, è una scofitta di tutti.