Ma a chiacchiere saremmo primi
Anche per Forum PA, una società romana specializzata in relazioni pubbliche e comunicazione istituzionale, la Città di Trapani è in fondo alla classifica dei capoluoghi italiani.
Esattamente, secondo i loro indicatori, al 97° posto, dopo aver perso quattro posizioni rispetto allo scorso anno
La società ha realizzato lo “ICity Rate”, un rapporto annuale per fotografare la situazione delle città italiane nel percorso verso città più intelligenti, ovvero più vicine ai bisogni dei cittadini, più inclusive, più vivibili.
«ICity Rate ci aiuta quindi a capire quali sono in questo momento i punti di forza e di debolezza per ogni territorio, quali città in quest’ultimo anno hanno fatto passi avanti nel percorso verso la smart city e quali invece sono tornate indietro», spiegano dall’Azienda Forum PA.
«La classifica delle “prime” è guidata quest’anno da Trento», precisano i ricercatori.
Ben distaccato, un gruppone di inseguitrici con Milano, Ravenna, Parma, Padova, Firenze, Reggio Emilia, Torino e Venezia.
E Trapani? Si diceva al 97° posto.
Tra i tanti indicatori negativi di Trapani: la piaga dello “abbandono scolastico”, la insufficiente partecipazione degli anziani ad “università per la terza età”, la bassa “quota di autovetture Euro IV e V sul totale delle autovetture” , il limitato numero di “biblioteche comunali” e l’assenza di “postazioni Internet nelle biblioteche”, il basso numero di “posti disponibili in asili nido comunali in rapporto alla domanda potenziale”, la sostanziale assenza di “hotspot nel Comune” , l’insufficienza del “Numero centri di raccolta dei Rifiuti da apparecchiature elettriche”, la totale assenza di “manifestazioni fieristiche” vere.
In parole povere, per essere “Smart”, Trapani deve impegnarsi ancora tanto.