Ma gli annunci fan notizia
Il Comune di Erice non sarà la “Capitale europea della cultura” per il 2019.
Il suo nome non figura fra le cinque Città italiane che si trovano, per come comunica il Ministero dei Beni Culturali, nella short-list delle candidate: Cagliari, Lecce, Matera, Perugia, Ravenna, Siena. La notizia, tuttavia, è stata “bucata” dalla stampa di regime trapanese.
Non un rigo ad informare della bocciatura di Erice.
La stessa stampa che, però, con grande enfasi, lo scorso 2 ottobre dava la “notizia” di una presunta candidatura della Città di Erice quale “Capitale europea della cultura 2019”. «Il borgo medievale della Vetta sta partecipando alla selezione lanciata dal Ministero dei beni culturali». Così cominciava il servizio dell’emittente televisiva trapanese Telesud.
La politica degli “annunci”, peraltro, funziona sempre fra le deboli menti dei trapanesi-ericini. Menti facili a dimenticare, menti apatiche nel cercare riscontri o comunque gli esiti degli annunci.
Peraltro, la più attenta Angela Marino, per TrapaniOk, a fianco la “notizia” aveva aggiunto un «forse», poiché, da un riscontro, sembra avesse rilevato come «Erice non ha inviato ancora la candidatura cartacea che andava presentata entro il 20 settembre».
Ci sarebbe da indagare, per sapere se la bocciatura è dovuta ad un così madornale errore!
La politica degli “annunci”, si diceva, non è nuova: ancora Telesud, il 4 settembre 2010, tre anni addietro, annunciava come «L’amministrazione comunale di Erice, con in testa il Sindaco, ha intrapreso il percorso che potrebbe portare la cittadina ad ottenere il prestigioso riconoscimento: essere il 46 esimo sito italiano dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco».
Anche a quella “notizia” non seguì la notizia più importante: l’accoglimento della richiesta.