Midial: silenzio, si chiude
La cosa più assurda da sentire nella vicenda Midial è il silenzio. Silenzio dei sindacati, degli organi d’informazione, della politica. Eppure l’industria di materiale sanitario che dà oggi occupazione, a Trapani, a 226 donne e uomini, vuole varare un piano che prevede un forte ridimensionamento dell’attività dell’ impianto di Trapani e la sua riallocazione in Tunisia, dove è già stato aperto uno stabilimento (Midial Mediterranee Srl) che, per ora, occupa sessanta lavoratori nordafricani.
L’idea di Filippo Mucaria, Amministratore dell’Azienda, è finalizzata al taglio dei costi del personale, dato che nel paese dirimpettaio i livelli salariali sono notevolmente più bassi che qui da noi. Ma la corsa all’abbattimento di tali spese è una battaglia perdente, nessun azienda americana o europea potrà mai competere, a riguardo, con i costi delle aziende manifatturiere con sede a Taiwan (costo mano d’opera 5 dollari l’ora), in Messico (2,30 dollari l’ora) o in Cina (dove il salario orario è di 50 centesimi).
Ed allora che fare? Occorre subito investire in qualità, sviluppo e ricerca. E questo alla Midial pare che non avvenga, se si legge, in proposito, in bilancio un investimento di soli 5.025 euro.
I lavoratori sono in mano ad un imprenditore, che non ha saputo programmare, ma che ha basato il suo business solo sui benefici disponibili dalle svariate leggi e leggine che gli hanno consentito di impiantare un’azienda quasi a costo zero, poiché per l’area edificabile, capannoni, personale ha ricevuto sostanziosi contributi dall’ASI, dalla Regione Sicilia, dallo Stato ecc.
Un imprenditore-padrone che inizia a stabilire quando tu puoi sposarti, o avere figli, per poi giungere a ritenere che sia illegittimo, nella sua azienda, ammalarsi, magari per lo stress cui sono soggetti i lavoratori a causa della precarietà, dei ritmi di lavoro, delle procedure organizzative o di sicurezza imperfette. Un imprenditore-padrone che stabilisce lui quale debba essere la paga giusta che i lavoratori devono accettare senza discutere. Altrimenti … la porta e lì.
Un imprenditore, forse bravo a vendere il proprio prodotto, ma incapace di motivare tutto il personale, di crearsi una buona immagine (vedi serrata di due anni fa), di ascoltare le ragioni degli altri, di capire che alimentare un sindacato forte può solo produrre vantaggi sulla lunga durata, che non gradisce usare la carota in luogo del bastone. Un uomo che non riesce seriamente a pensare ad ipotesi di azionarato diffuso tra i dipendenti, di incentivazione (e non costrizione) al part-time.
In altre città, in altre regioni, per situazioni analoghe, le acciaerie di Terni, la stessa Fiat di Termini Imerese, si erano mobilitati sindaci e deputati, intere città erano scese in piazza, perché comprendevano che non era in gioco la vita di 226 famiglie, ma anche quelle dell’indotto e che se si perdeva ricchezza era tutta la città (commercio in testa) a perdere. La Midial, insomma, non è di Mucaria ma è una risorsa di tutta la città. Ma a Trapani c’è il silenzio. Non esiste interesse, solidarietà. I sindacati non riescono a proporre uno sciopero generale cittadino. Forse neanche lo pensano.
I politici hanno altro da discutere: le varie nomine di governo e sottogoverno, l’assegnazione di incarichi ecc. Verrebbe da urlare: e chi se ne frega? Fermiamo un politico, gli domandiamo che ne pensa del caso Midial, cosa c’è da fare. Allarga le braccia sconsolato. E noi: “Ma che ci stai a fare su quella poltrona?”.
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Ma l’azienda è in salute
(Dalla relazione allegata al Bilancio)
La domanda di prodotti per emodialisi ed infusionali proveniente dal mercato internazionale è in continua espansione … Non sono avvertiti, nel contesto in cui si opera, fenomeni di crisi. La qualità elevata dei prodotti mette al riparo da possibili ingerenze sul mercato di riferimento da parte della concorrenza … (anzi) Si registra un aumento delle aggiudicazioni di fornitura da effettuare al Sistema Sanitario Nazionale ospedaliero. Le vendite, nel 2003, sono aumentate del 7,28%, crescendo da 13.908.164 a 14.920.834 di euro. Si prevede la possibilità (ulteriore) dell’ampliamento della produzione, legato ad importanti contratti che si stanno chiudendo … si prevede di incrementare il fatturato del 7% (nel 2004) con il prevedibile raggiungimento dei ricavi netti di 16.000.000 di euro.
La Società prevede, nel corso del 2004, di elaborare un Piano Industriale di ristrutturazione e riorganizzazione per gestire in un modo più flessibile e redditizio l’impresa … Tale processo porterà … a livelli d’efficienza più elevati … che, globalmente, si traducono in risultati di maggiore resa e minor costi.
… (Nel 2003) il costo del personale è ammontato a 3.339.168 euro, costo che deve essere rettificato dai finanziamenti richiesti e concessi su tale posta, contributi che si incasseranno in date future non immediatamente prevedibili.
… E’ stata costituita la Midial Mediterranee Srl, con sede in Tunisia, e precisamente nel governatorato di Biserta … (qui) il costo medio di un operaio (di livello universitario e professionale) è di 250,00 euro mensili (omni-comprensivo) tale importo è equivalente a circa 1/10 del costo di un operaio italiano … Il costo dell’energia elettrica, del gas e del carburante (distribuiti adeguatamente, specie nelle zone industriali) è pari al 50% rispetto a quello italiano. La nuova realtà imprenditoriale … occuperà a regime (2008) 200 addetti.
… La Società il 16 aprile 2004 ha aderito alla sanatoria fiscale ai sensi dell’art. 9 della legge 289/02.