Paceco: Si dibatte di riprese TV in Consiglio
PACECO ( TRAPANI ), 22 SET – «Far avvicinare gran parte della cittadinanza alla Politica, cercare di coinvolgere maggiormente i giovani, consentire a tutti i cittadini di poter vagliare l’operato degli addetti ai lavori». Con queste motivazioni si torna a chiedere, a Paceco, la trasmissione delle sedute del Consiglio comunale.
A proporre l’iniziativa, i consiglieri comunali Gianni Basiricò, Vita Adamo e Lorena Asta (tutti del PDL), con una mozione presentata lo scorso 31 luglio chiedono che il Comune di Paceco provveda alle «riprese video delle sedute del Consiglio», tramite la «stipula di un contratto con un’emittente locale» ovvero di permettere di seguire le sedute consiliari «via internet, attraverso il sito del Comune stesso».
La mozione è stata discussa durante la seduta consiliare dello scorso 26 agosto.
Basiricò è stato, però, attaccato dal consigliere di maggioranza Diego Ciulla: «Una proposta populista: ricordo che lei presiedeva ad interim la seduta di Consiglio e buttò fuori dei giornalisti che facevano riprese in Consiglio comunale … ricordo che il giornalista era Natale Salvo, io ero presente, e lei per due foto l’ha fatto scortare fuori dalla Polizia Municipale, ne posso desumere un atteggiamento preciso nei confronti della stampa» [NE RIFERIMMO IL 3 AGOSTO 2012 IN QUESTO LINK: PACECO APPROVA IL POLIGONO DI TIRO].
Diego Ciulla, tuttavia, non ha chiuso alla proposta “Video in streaming”: «Io ho scaricato un Regolamento del Comune di Bologna, che è spettacolare; se si vuole lavorare in questo senso, e realizzare veramente le video riprese a Paceco bisogna lavorare così, non scrivere la mozione, perchè la trasparenza, la pubblicità è importante, io non sto criticando la mozione, ma il modo di proporre la cosa>».
«Ma sedevo spendere 5 mila euro, preferisco fare degli assegni previdenziali da 150 euro a persona e aiuto 80 famiglie, non li vado a buttare per fare guardare a 30-40 ragazzi di fuori che se hanno l’esigenza di guardare il Consiglio si possono scaricare la delibera dal sito; se invece la legge mi permette di farlo con 400 euro, di comprare la videocamera e fare il link sono d’accordo», ha precisato ancora il consigliere Ciulla.
Nel dibattito [LO PUOI SCARICARE INTEGRALE DA QUI] è intervenuto anche il sindaco Biagio Martorana che ha fermamente sostenuto: «Prima che noi diamo l’autorizzazione a qualsiasi Ente o in streaming o web o radio, tele private, è opportuno che il Consiglio Comunale si doti di un Regolamento ad hoc».
Perfetto. Si resta, però, in attesa che l’Amministrazione Martorana predisponga tale Regolamento e lo porti in Consiglio, magari copiando da quello di Bologna, se così spettacolare per come indicato dal consigliere Ciulla.
Nel frattempo che a Paceco si discuta, tale servizio, però, è, da tempo, in funzione in streming a Catania [VEDI QUI LINK] e quel sito può servire da esempio per i nostri amici di Paceco, se solo vogliono, veramente, che i cittadini sentano e vedano i “loro” discorsi.