Parlamento: 50.000 euro ai candidati

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“Al Presidente del Consiglio si permette di fare di tutto e di più senza che alcuno lo fermi!” – così ha esclamato il deputato nazionale della Margherita Pierluigi Castagnetti giovedì scorso nel corso della votazione al decreto, cosidetto “milleproroghe” presentato alla Camera ed approvato col voto di fiducia della maggioranza. Castegnetti ha chiesto “conto della gravità di una norma che prevede di destinare, in modo anonimo, 100 milioni di vecchie lire a singoli candidati in una campagna elettorale senza preferenze, cioè senza spese individuali. Questa norma – ha concluso – non configura un finanziamento politico, ma semplicemente una corruzione politica!”.

Questo scasso di fine legislatura – ha aggiunto il deputato di Rifondazione Pietro Folenaè una specie di saldi o di grande liquidazione, che avviene al termine di cinque anni nei quali abbiamo registrato un record di decretazione d’urgenza”.

“Avete mirato ad esautorare il Parlamento del suo potere di controllo – ha proseguito Folena -, concentrando in un solo potere, quello esecutivo, tutte le funzioni. Tutto questo è il segno di un’arroganza, ma anche di una crisi politica”.

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