Enzo Augugliaro: Ho tanto da poter dare!
“Enzo, oggi stiamo iniziando una strada assieme: tra un anno circa ci saranno le elezioni comunali, tu sei ancora una persona in gamba, tu sei dell’età giusta per ricoprire ancora la carica di sindaco”. Così Nicola Causi, segretario cittadino della Lista Di Pietro, saluta la presenza del prof. Enzo Augugliaro (a fianco ed insieme a Leoluca Orlando), già sindaco di Trapani dal 1986 al 1991, al comizio di presentazione dei candidati alle politiche, svoltosi domenica presso l’Hotel Vittoria.
Augugliaro, che, intanto, ha accettato una candidatura di “servizio” alla Camera nel movimento dipietrista, nel proprio successivo intervento ha affermato che “Non si può continuare a stare a guardare. Lo dico a me stesso ed a quanti hanno deciso per inerzia, per stanchezza o per delusione di farsi da parte pur avendo, probabilmente, tanto da potere ancora dare”. Il prof. Enzo Augugliaro, quindi, in particolare, si è soffermato sul problema della mancanza di lavoro.
“Mentre diverse zone del Paese hanno dato segni di ripresa, il nostro territorio resta indietro. La forbice si allarga. La disoccupazione, quella intellettuale particolarmente, aumenta. Un fenomeno preoccupante per il futuro dei nostri figli, per la nostra serenità sociale. Un fenomeno che alimenta l’emigrazione delle nostre migliori energie, che rischia di impoverirci ancora di più”.
La soluzione per Augugliaro, oggi preside dell’Istituto Nautico di Palermo, è quella di “introdurre un elemento di discontinuità, ancora meglio di rottura” con l’attuale sistema politico.
“Il mediterraneo si riempie di un movimento eccezzionale, di un flusso di traffico, e noi stiamo qua a languire in questo pantano di cuffarismo che ci ha portato ad essere accreditati, agli occhi del mondo, di nuovo come quel piatto di spaghetti con la pistola sopra”, da quale possiamo uscire alzando la testa con una nuova “Primavera”.
Augugliaro ha, infine, accusato l’attuale politica siciliana “uccisa dalla partitocrazia, o forse meglio, dai signori della partitocrazia, che partecipano alla competizione elettorale in una logica di potere e non di servizio”.