Spettacoli estivi: Sarà sempre il solito film?
E’ iniziato il conto alla rovescia per l’uscita del programma degli spettacoli estivi dell’Amministrazione Fazio. L’unica sicurezza, al momento, è rappresentata dalla certezza delle polemiche che seguiranno all’uscita del programma e al termine delle manifestazioni. Polemiche che, negli scorsi anni, erano costate la testa all’assessore Giuseppe Mazzarella (AN), attaccato, nel 2003, tanto dalle Sinistre quanto dalle Destre.
Nel 2004 si era pensato di costituire una commissione ad hoc proprio per evitare che si potesse parlare di responsabilità della sola Giunta Fazio nella gestione dell’ “Estate trapanese”. Ma in tale Commissione non fu inserito alcun addetto ai lavori (musicisti, registi, ecc.), che avrebbe potuto indirizzare verso scelte più qualificanti.
Risultato: sempre gli stessi errori; manifestazioni senza un vero e proprio filo conduttore originale; l’assenza di un qualche concorso artistico, anche dilettantistico, anche a carattere provinciale, utile ad alzare l’interesse sugli eventi dell’estate sia da parte degli artisti che da parte del pubblico. Per non parlare del mancato scaglionamento degli eventi: tutti concentrati in agosto.
Di positivo, in ogni modo, la valorizzazione di alcuni gruppi musicali locali che ebbero occasione di esibirsi (ma non farsi conoscere, dato che il Comune poco pubblicizzò l’iniziativa) a Largo Badia Nuova ed a Piazza Vittorio Veneto.
Salvatore Daidone, consigliere DS, nella seduta consiliare dello scorso 26 agosto 2004, intervenne per esternare il suo pensiero in merito alla rassegna cinematografica di Villa Pepoli, assegnando un “giudizio scarso”.
“L’Amministrazione forse sottovaluta quello che sono gli spettacoli – ha aperto – cioè se dobbiamo offrire divertimento, o far trascorrere una serata ai cittadini, dobbiamo farlo con i crismi, e mi rendo conto che gli spettacoli di qualità si pagano, ma fare spettacoli per fare spettacoli secondo me, diventa qualcosa di ridicolo. Per favore – implorò – utilizziamo meglio i soldi dei nostri concittadini, se dobbiamo fare dieci spettacoli per farli a questo livello, preferisco che se ne facciamo cinque, ma di qualità”.
Daidone, quindi, pestò il piede sull’acceleratore delle accuse: “…io mi vergogno sempre d’essere cittadino trapanese, perché così come viene organizzata a Villa Pepoli, oltre che fruire di uno spettacolo molto basso, coloro che devono fare il biglietto devono mettersi dietro l’inferriata e fare la fila che spesso occupa la carreggiata di via Pepoli. … Una Città che si chiama Città, questo non lo deve permettere … Per favore non fate più questi spettacoli così ridicoli, cercate d’essere più seri, se volete governare questa Città”.
L’esponente diessino terminava proponendo che “la rassegna cinematografica si deve fare a Villa Margherita”, ed aggiungendo, polemicamente, che “Villa Margherita ritorni ad essere proprietà della Città, e dei trapanesi, Villa Margherita non appartiene ad un personaggio di questa Città”.
Sulla stessa onda intervenne il consigliere della Margherita Enzo Abbruscato che definì le proiezioni alla Villa Pepoli “Film di serie B, strapagati, da questa Amministrazione, rispetto a quella di Valderice, perché sono gli stessi film (NdR: era già accaduto nel 2003) dico gli stessi, a meno che mi volete dire che c’è la comodità di non salire a Valderice e risparmiare nafta”.
Abbruscato aggiunse che Villa Pepoli non era adatta, a causa dell’assenza di strutture igieniche, ad ospitare spettacoli “se qualcuno è andato lì, e ci scappa il bisogno, sono problemi, gravi problemi”.
Il giovane consigliere della Margherita lanciò un’unica lancia a favore dell’Amministrazione “devo dire che l’unica manifestazione degna di nota è il couscous day”.
Nella seduta non mancò la chiosa del consigliere diessino Ninni Passalacqua: “Io da sempre lamento a questa Amministrazione la mancanza totale di un progetto di sviluppo in questa Città. Si gestisce da sempre l’ordinaria Amministrazione … ci riempiamo la bocca di progetti di sviluppo nel settore turistico, nel settore portuale, nel commercio, ma il risultato è che abbiamo organizzato delle manifestazioni estive, che sono costate soldini, 500 milioni di lire, qualsiasi Amministrazione che abbia un progetto, organizza qualcosa che rimane nel tempo e che possa portare realmente lustro a questa Città e possa portare turisti a questa Città. Invece si sono fatte tante piccole festicciole paesane, io mi auguro che tutto ciò, l’anno prossimo, non avvenga ”. Il sindaco Fazio ascolterà i loro consigli quest’anno?