«La Mafia ha sempre avuto un riferimento politico, forte. Una volta era la Democrazia Cristiana, poi è passata al Partito Socialista, oggi è Forza Italia e l’UDC». E’ quanto ha ribadito
Vincenzo Garraffa (nella foto), in una video-intervista rilasciata a Piero Ricca lo scorso 26 agosto per il blog
“Qui Milano Libera”, e
reperibile sul sito www.altratrapani.net.
Ricordando, poi, i fatti giudiziari che lo hanno coinvolto e che ha comportato la condanna in appello di Marcello Dell’Utri (già senatore di Forza Italia) e Vincenzo Virga per «tentata estorsione aggravata», Garraffa ha dichiarato che«la cosa che mi addolora di più è che avverto il senso di emarginazione perché purtroppo in Sicilia c’è ancora una cattiva psicologia nei confronti del cittadino che fa il proprio dovere e si presta ad essere collaborativo con la Giustizia».
«E questo mi dispiace molto perché è uno dei principali motivi per i quali sono convinto che la Sicilia fa una grande fatica ad affrancarsi dalla criminalità organizzata, dal malcostume politico, da coloro che la malavita organizzata mette al governo delle istituzioni, perché – e questo non lo dico io, ma lo dicono un pochino gli esperti e coloro che in fatto di criminalità organizzata ne sanno molto più di me – in Sicilia un trenta per cento del voto è condizionato, direttamente o indirettamente, dalla Mafia».
Vincenzo Garraffa, infine, ha aggiunto che, personalmente, crede in un’unica soluzione per affrontare il problema mafia «Io penso – ha spiegato – che la Sicilia vada commissariata, così come vada commissariata la Calabria».
«Ma non commissariata con i siciliani, o con i calabresi. Vada commissariata punto e basta».