Stop alle bici in Città?
Il ddl sulla Finanziaria 2003, attualmente all’esame del Senato, non ha finora previsto nemmeno un euro sul capitolo di bilancio della legge sulla mobilità ciclistica.
A partire dal prossimo anno le Regioni rischiano di bloccare l’attuazione dei Piani regionali della mobilità ciclistica elaborati sulla base di migliaia di progetti presentati dagli Enti locali.
“La Camera prima e il Senato ora – denuncia il Presidente della FIAB, Luigi Riccardi – non hanno tenuto assolutamente conto della richiesta di rifinanziamento della legge n. 366/98 sulla mobilità ciclistica promossa dalla nostra Federazione e sottoscritta da UPI e ANCI nazionali, da circa 150 parlamentari di tutti gli schieramenti politici e da decine di Amministrazioni comunali e provinciali incontrate nel corso della manifestazione in bicicletta denominata “bicistaffetta”, organizzata a fine settembre scorso da Tarvisio a Roma, per incontrare e sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni locali”.
Investire nella circolazione e nella sicurezza del trasporto ciclistico vuol dire iniziare ad uscire dall’emergenza traffico che paralizza tutte le città italiane, risparmiare ingenti somme nella cura delle malattie provocate dall’inquinamento da gas di scarico, aumentare i livelli di protezione per gli utenti deboli della strada sempre più vittime del traffico veloce e motorizzato, incentivare il turismo in bicicletta quale fattore di sviluppo locale sostenibile.
La FIAB lancia un ultimo appello al Presidente Pera e ai Senatori della maggioranza affinchè assegnino al capitolo di bilancio sulla mobilità ciclistica ragionevoli risorse quali quote di co-finanziamento da destinare alle Regioni e agli Enti locali: il processo di avvicinamento all’Europa in termini di circolazione e sicurezza del traffico ciclistico, appena iniziato con l’entrata in vigore della legge n. 366/98, non può essere così bruscamente interrotto.
FIAB NAZIONALE – Federazione Amici della Bicicletta