L’intervista: De Santis, Trapani senza programmi
Si sono tanto pubblicizzati gli Louis Vuitton Acts, la “Coppa america” per molti, come momento per ottenere un ritorno turistico. Concluso l’Evento che motivo avrà il turista per ritornare a Trapani? Finora il capoluogo è stato sono meta del “turista di passaggio”, un posteggio per si reca a Favignana o Erice. Come portare un turismo di qualità, domandiamo a Giovanni De Santis, consigliere della Margherita?
“Trapani si presta al turismo di passaggio, anche questo è un business. Certo con un Azienda Provinciale per il Turismo che ha una dotazione finanziaria sufficiente solo a pagare gli stipendi ai propri dipendenti non si possono fare programmi di sviluppo”.
Su quali iniziative culturali di richiamo internazionale può contare oggi Trapani?
“Impostando organicamente le programmazioni delle iniziative che già sono già strutturate a Trapani si potrebbe dare già un output culturale di base e di spessore.
Mi riferisco al Luglio Musicale, al cartellone della Associazione Amici della musica, alla Settimana di musica medioevale e rinascimentale, al Concorso internazionale di musica da camera, se quest’ultimo si rinnovasse nella sua formulazione.
Il Comune di Trapani potrebbe intestarsi l’attività di integrazione dei rispettivi programmi in un unico cartellone, perché non è possibile che i tre operatori culturali della Città viaggino ognuno a compartimento stagno”.
A volte calpestandosi i piedi e programmando iniziative importanti nello stesso giorno ed orario, aggiungiamo.
L’Organo di San Pietro può rappresentare un patrimonio per l’offerta turistica del capoluogo, come?
“Il nostro organo rappresenta un unicum a livello mondiale, per caratteristiche di tono, di perizia tecnica costruttiva, di raffinatezza. Urge un progetto per condurre questo organo alla ribalta internazionale.
Noi, come Associazione della Musica, abbiamo realizzato due concerti e meditiamo di garantire almeno un appuntamento all’anno. I progetti sono ambiziosi: commissionare ad una casa discografica internazionale opere originali per questo strumento, organizzare un festival dedicato alla composizione per questo organo”.
Cosa manca per proiettare queste attività nel palcoscenico internazionale?
“Noi il nostro lavoro di confezionare attività di livello lo facciamo, ma si sente l’assenza degli Organi preposti, cioè del Comune di Trapani, dell’APT, della Provincia, a proiettare all’esterno quella che è l’offerta culturale della Città, e ciò ci stupisce parecchio.
Manca la programmazione da parte degli Enti Pubblici. Noi già a settembre abbiamo tutti i contratti chiusi per la stagione 2005/06, mentre le Istituzioni giungono solo il giorno prima a pubblicizzare quel che si fa il giorno dopo …”.