Via Garibaldi: idee in saldo
Il centro storico, e la via Garibaldi, in specie, vivono, oggi, un evidente problema legato alla mobilità di auto, merci e cittadini-clienti.
A volte è facile pensare ad una soluzione e credere che la tua idea sia la migliore. L’intelligenza, e diremmo la democrazia, sta, invece, nell’ascoltare la voce di chi conosce il problema e trovare una sintesi delle idee prospettate che si incanali nel progetto politico che ogni Amministrazione dovrebbe avere già di suo. Ecco perché abbiamo voluto ascoltare i pareri di alcuni operatori della via Garibaldi.
Poi ci va meglio. Patrizia Asta va subito al sodo “Io l’auto la metto sempre in divieto di sosta! La verità è che mancano i posteggi. Nel parcheggio di via XXX Gennaio, tanto pubblicizzato dall’Amministrazione, ci vanno, in realtà, pochissime auto” (tredici per la precisione). Per gli utenti dell’Ufficio postale hanno creato un altro posteggio a tempo, nella piazzetta retrostante, ma a noi commercianti l’Amministrazione non ci ha pensato! Dell’utilissimo traforo tra Lungomare e via Garibaldi non si parla più! Poi occorre fare qualcosa per migliorare il servizio delle navette SAU. Occorrerebbe aumentarne numero e frequenza. Quelle che passano attualmente sono sempre piene di di anziani che si recano al mercato …”.
Conferma Angelo Mangiapane “Le navette SAU non sono efficienti al 100%. A volte capita che non passano da via Garibaldi, come dovrebbero, penso per motivi di guasti tecnici … Invece io credo che il servizio vada potenziato ad esempio istituendo una navetta che colleghi Piazzale Ilio con Piazza Vittorio Veneto che con corse frequentissime, dalle 7,30 sino alle 9,00, consenta ad impiegati dei principali uffici pubblici (Comune. Provincia, Sovrintendenza, Inps) ma anche agli stessi commercianti di parcheggiare più lontano e lasciare i posti intorno alla villa Margherita e in altre vie e piazzette del centro storico disponibili per gli utenti degli uffici e i clienti dei negozi”.
Forse l’idea non è stramba, quanti impiegati lavorano in centro e quanti posteggi bloccano per ore? E’ davvero difficile creare tale linea a servizio degli impiegati (per le sole fasce orarie di entrata-uscita dagli uffici?).
Come incentivare tale scelta? La risposta la fornisce d’acchito Francesco Iovino “Chiaramente, per essere incentivato il parcheggio a Piazzale Ilio dovrebbe essere gratuito, mentre per mantenere la rotazione della sosta in centro occorrerebbe istituire parcheggi a tempo, a 60 o anche 120 minuti, anche sulla Litoranea nel tratto tra il Municipio e Piazza Vittorio”.
Leonardo Russo, è più energico, ma il suo discorso è costruttivo “La verità è che la via G.B. Fardella era e resterà l’unico polmone commerciale della Città. Qui in via Garibaldi dopo l’euforia iniziale si è tornati ai livelli di vendita ante l’installazione del basolato. I commercianti della via Fardella sono privilegiati rispetto a noi, i loro clienti possono sostare, indisturbati, davanti al negozio in seconda o terza fila!
Lasciamo perdere le promesse non mantenute da parte del sindaco di opere maestose come il collegamento tra il Lungomare Dante Alighieri e la via Garibaldi, ma almeno veniamo incontro al problema dell’assenza dei parcheggi.
L’Amministrazione Fazio ci ha dato la mazzata definitiva togliendo la possibilità di parcheggiare davanti l’Ufficio Postale: erano venti posti auto che però, con la rotazione permessa dalla sosta a tempo, in una giornata, diventavano oltre duecento!
Se il sindaco Fazio voleva evitare gli intasamenti che si verificavano verso le otto a causa dei genitori che accompagnavano i figli a scuola, o degli impiegati che timbravano il cartellino al Comune, poteva limitare semplicemente l’accesso a Piazza Vittorio Veneto a dopo le 9,30.
E’ facile per i nostri politici invitare i cittadini ad usare il mezzo pubblico quando loro, invece, fruiscono di un posteggio riservato proprio dietro Palazzo D’Ali! Perché non provano loro a cercare posteggio per una volta?”.
Non manca la voce alternativa. Per Alessandra Corsini “La soluzione è quella di andare tutti in bici”.