Via Garibaldi o Via del Cimitero?
Il silenzio ed il buio cala sempre più, giorno dopo giorno, in quello che il sindaco Fazio aveva definito “il salotto buono della città”: la Via Garibaldi.
Giorno dopo giorno, le insegne si spengono (nello specchio le ultime chiusure), per sempre, ed i commercianti, quando va bene, si trasferiscono, o piuttosto scappano, da quella strada che anziché dare loro benessere drena risorse economiche.
Una morte annunciata, figlia della cultura “comodista” dei consumatori che preferiscono “entrare nel negozio con l’auto” piuttosto che fare due passi, ma figlia anche della concorrenza sleale della via Fardella. In quella via, infatti, il posteggio è ammesso, senza limiti, e spesso, raggiunge anche la doppia fila.
Nessuno ha domandato a nessuno del perché della fuga. Nessuno, neanche chi poteva, ha alzato un dito. E forse sarebbe bastato poco: attivare quella galleria di collegamento con la Litoranea, sempre presente nel piano triennale delle opere pubbliche, e mai realizzata; mantenere il posteggio a tempo davanti la Posta centrale – solo dalle 9 alle 20, per evitare l’accesso ad impiegati comunali e genitori degli studenti del centro – .
Domani sarà un altro giorno: chi chiude?